Palermo, via E. Morselli 5/1 (2-6 anni); piazza Don Bosco, 7 (0-6 anni)

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asilo nido

In passato gli asili nidi assolvevano ad una funzione meramente assistenzialistica, di custodia e cura dei bambini.

Oggi il Nido rappresenta un contesto educativo a tutti gli effetti, pensato e strutturato per accompagnare i bambini nel proprio percorso di scoperta/sperimentazione del mondo e per favorire lo sviluppo armonico ed integrato delle prime abilita’ di carattere senso/motorio, percettivo, cognitivo, comunicativo ed affettivo.

In questo periodo di vita, diceva Maria Montessori, “l’infante ha in se’ tutte le pontenzialita’ che determinano il suo sviluppo”. Compito del Nido è, infatti, cogliere le potenzialita’ insite in ciascun bambino, osservarne le modalita’ inedite di approccio e scoperta del mondo, e guidarlo, con amore ed intenzionalita’ educativa, verso obiettivi di crescita sempre piu’ alti.

Si parla opportunamente di cura responsiva, ovvero di una presa in carico globale e responsabile del bambino che possa rispondere tanto ai suoi bisogni di sicurezza, accudimento e protezione, quanto ai bisogni di crescita, di ricerca e significazione.

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L'AMBIENTE

Il nostro ambiente scolastico rappresenta un piccolo mondo a misura di bambino, creato per essere maestro di indipendenza ed autonomia.
Si tratta di un ambiente pensato e strutturato funzionalmente nel rispetto di alcune regole fondamentali d’ispirazione montessoriana:

  • Un ambiente ordinato. Ogni oggetto ha un suo posto specifico, che va rispettato e mantenuto. Questo da un lato risponde ad un bisogno d’ordine interiore ed innato di ciascun bambino, dall’altro favorisce l’instaurazione di una condizione di familiarità e confidenzialità con l’ambiente stesso.
  • Un ambiente bello e stimolante. Lo spazio è ricco di percezioni sensoriali che stimolano la curiosità del bambino, il suo desiderio di toccare, osservare, sperimentare, conoscere. Gli oggetti posti a disposizione dei bambini presentano un forte carattere attrattivo e presentano ciascuno una specifica valenza formativa.
  • Un ambiente “all’altezza”. Gli arredi e gli oggetti sono posti ad un’altezza tale da garantire l’interazione spontanea ed autonoma dei bambini. I bambini, come detto in precedenza, devono avvertire la piacevole sensazione di trovarsi in un ambiente creato su misura per loro, che gli consenta libertà di movimento e di sperimentazione.

La routine

Le routine rappresentano le piu’ importanti “attivita’” del nido, in quanto costituiscono momenti ed esperienze particolarmente pregnanti e significative per il bambino, vere e proprie occasioni di apprendimento e tempi di crescita.

Le routine si contraddistinguono per il loro ciclico ripetersi nel corso della giornata e per la presenza di rituali che le rendono facilmente riconoscibili e prevedibili. Scandendo il ritmo della giornata infantile esse consentono l’acquisizione di abitudini regolari e ordinate assicurando a ciascun bambino condizioni di benessere di base e facilitando in lui l’acquisizione del senso del tempo e della continuità dell’esperienza.

È attraverso l’interpretazione dei gesti e delle azioni ripetute consolidati nelle routine di ogni giorno che il bambino trova il suo posto nel mondo delle relazioni ed apprende la cultura del gruppo a cui partecipa, le sue regole, i ruoli e le pratiche che strutturano la realta’.

La ricerca di modalita’ peculiari di approccio al singolo bambino, in funzione delle sue abitudini, delle sue esigenze e delle sue predisposizioni, nei momenti della cura quotidiana, costituiscono un momento essenziale del nostro progetto educativo affinché le routine risultino delle esperienze significative della vita al nido.

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le educatrici

Le educatrici del Nido rappresentano a tutti gli effetti delle figure ponte tra l’asilo e le case dei bambini. Il loro ruolo principale é colmare questo primo e difficile distacco da mamma e papà divenendo preziose figure di riferimento e garantendo ai bambini la cura, l’attenzione e l’amore di cui necessitano in questi primissimi anni di vita. Oltre questo, le educatrici, sono chiamate ovviamente a guidare ed indirizzare i piccoli nel percorso di scoperta e sperimentazione in cui sono impegnati,  lavorando quotidianamente per il raggiungimento di livelli sempre piu’ alti di consapevolezza ed autonomia.  Si tratta dunque di un ruolo complesso, che richiede da un lato una forte presenza emotiva ed affettiva, che sappia rispondere al bisogno di calore ed accudimento di cui i bambini necessitano, dall’altro si richiede la capacità di stare in disparte, di farsi mediatori discreti facendo in modo che il bambino impari a fare da sè, a sperimentare in autonomia e libertà. Non a caso Maria Montessori diceva: “Ogni aiuto superfluo dato ad un bambino è un’occasione di apprendimento persa”.

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